2024
Che cos’è l’Assegno Unico
L’Assegno unico e universale per ogni figlio a carico (Auuf) è una misura a sostegno della genitorialità e per la promozione dell’occupazione, in particolare femminile. L’assegno unico è un assegno mensile a tutte le famiglie con figli fino al compimento del 21esimo anno di età ed andrà ad includere altre misure a favore della famiglia come:
l’assegno per il nucleo familiare;
il premio alla nascita o all’adozione;
il bonus Bebè;
l’assegno ai nuclei con almeno tre figli minori;
il fondo di sostegno alla natalità;
le detrazioni Irpef per figli a carico
I nuclei familiari possono effettuare la domanda di Assegno Unico dal 1° Gennaio di ogni anno, anche per il 2024.
ATTENZIONE: Chi già beneficia dell’Assegno Unico NON deve fare una nuova richiesta ma inviare ogni anno l’ISEE aggiornato al fine di ottenere un Assegno commisurato alla reale fascia economica e non l’importo minimo.
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A chi spetta?
L’assegno unico spetta a tutte le famiglie con figli (dal settimo mese di gravidanza al al compimento del 21° anno di età) e non beneficiarie degli ANF (assegni al nucleo familiare). A differenza della precedente misura temporanea l’assegno unico e universale è esteso a tutti i lavoratori, sia subordinati che autonomi. L’assegno unico è esteso anche in caso di minori in affidamento.
Qual è l’importo dell’assegno?
Come indicato, l’importo dell’assegno dipenderà in parte dalla situazione economica del richiedente risultante dall’indicatore ISEE. L’assegno è determinato da un valore fisso ed uno variabile (in base al reddito complessivo della famiglia) e potrà partire da 57,2€ (per ISEE superiori ai 45,575€) al mese fino a 199,4€ (per redditi fino a 17,090€).
L’assegno può prevedere maggiorazioni nei seguenti casi:
per le famiglie particolarmente numerose
per le mamme di età inferiore a 21 anni
Quali sono i requisiti per richiedere l’Assegno Unico?
I requisiti per accedere all’assegno unico temporaneo sono di tipo soggettivo ed economico, e sono:
Essere cittadino italiano o cittadino di uno Stato membro dell’Unione Europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno;
Essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione Europa, in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
Essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
Essere domiciliato e residente in Italia;
Avere figli a carico fino al compimento del 21° anno di età;
Essere residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi oppure essere titolare di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato di durata non inferiore a sei mesi.
Il requisito economico è invece legato alla presentazione di un ISEE in corso di validità che determinerà l’importo dell’assegno. L’assegno viene erogato in misura decrescente all’aumentare del livello di ISEE (fino ad azzerarsi a 50.000 euro di ISEE), oltre che in funzione del numero dei figli. Infatti l’importo cambia a seconda che nel nucleo siano presenti uno o due figli minori oppure almeno tre figli minori (in quest’ultimo caso l’importo è maggiorato del 30%). Inoltre l’ammontare dell’indennizzo è maggiorato di 50 euro per ciascun figlio minore con disabilità, così come classificata ai fini ISEE (medio, grave e non autosufficiente). L’assegno sarà erogato sotto forma di credito di imposta o erogazione diretta della somma dovuta mediante bonifico bancario e viene accreditato al genitore che ha effettuato la richiesta.
Dai 18 anni di età, inoltre, una somma ridotta rispetto all’assegno potrebbe essere accreditata direttamente al figlio se:
è iscritto all’università;
è un tirocinante;
è iscritto a un corso professionale;
svolge il servizio civile;
svolge un lavoro a basso reddito.